Il dolore al torace può essere un sintomo allarmante e potrebbe indicare una condizione medica seria. Se avverti dolore al torace, è fondamentale prendere alcune misure immediate. Ecco cosa dovresti fare:
Chiedi aiuto: Se il dolore al torace è intenso o persistente, chiama immediatamente il numero di emergenza del tuo paese per richiedere assistenza medica. Non trascurare il dolore al torace, in quanto potrebbe essere un segnale di un attacco di cuore o di altre condizioni potenzialmente pericolose per la vita.
Rimanere calmi: Cerca di rimanere calmo e controllare la tua respirazione. L'ansia e la paura possono aggravare il dolore e aumentare la frequenza cardiaca. Respira profondamente e lentamente per aiutare a mantenere la calma.
Riposo: Siediti o sdraiati in una posizione comoda che ti permetta di rilassarti. Evita di sforzarti fisicamente e cerca di non fare movimenti bruschi.
Non assumere farmaci senza consulenza medica: Evita di prendere farmaci per il dolore al torace senza la supervisione di un medico. Alcuni farmaci potrebbero non essere appropriati per la tua situazione e potrebbero interferire con la diagnosi corretta.
Descrivi i sintomi al personale medico: Quando arriva l'assistenza medica, descrivi accuratamente i sintomi che stai sperimentando. Fornisci informazioni sul tipo di dolore, la sua localizzazione, l'intensità e la durata. Comunica anche eventuali sintomi associati come mancanza di respiro, nausea o sudorazione e qualsiasi fattore scatenante o peggioramento del dolore.
Segui le indicazioni mediche: Una volta che il personale medico valuta la tua condizione, seguirai le indicazioni appropriate. Potrebbe essere necessario un esame fisico approfondito, analisi del sangue, elettrocardiogramma o altri test per determinare la causa del dolore al torace. Segui attentamente le istruzioni mediche e chiedi chiarimenti in caso di dubbi.
Ricorda, il dolore al torace può essere un sintomo di diverse condizioni, tra cui malattie cardiache, problemi respiratori, disturbi gastrointestinali o tensione muscolare. Solo un medico può determinare la causa esatta e fornirti il trattamento appropriato. Non esitare a cercare assistenza medica immediata se hai dubbi sulla gravità del tuo dolore al torace.
L'amiodarone è un farmaco che contiene molto iodio, ampiamente prescritto per le malattie cardiache e che può modificare il funzionamento della tiroide.
Il fatto che si assume l’amiodarone. Si tratta di un farmaco molto utile nel trattamento dei disturbi del ritmo cardiaco.
Tuttavia, tale farmaco contiene grandi quantità di iodio e può, per tale ragione, alterare la produzione di ormoni tiroidei e provocare un ipotiroidismo o un ipertiroidismo.
L’ipotiroidismo sopravviene, in genere, nei mesi successivi all'inizio del trattamento, mentre l'ipertiroidismo può insorgere perfino dopo svariati anni di terapia.
Il monitoraggio si basa esclusivamente sul dosaggio regolare e sistematico del TSH (abbreviazione di Thyroid Stimulating Hormone; tale ormone stimola, con la propria presenza, il funzionamento
della tiroide): al momento della prescrizione, ogni 3 mesi circa durante il primo anno di terapia, poi tutti gli anni. Ciò permette di rilevare precocemente un eventuale malfunzionamento della
tiroide e di evitare qualsiasi problema.
Il TSH deve anche essere dosato in caso di sintomi che indicano il malfunzionamento della tiroide.
Sì, perché l'ipertiroidismo è pericoloso per il cuore. Ma non c'è urgenza: non si deve mai modificare una prescrizione medica senza averne parlato prima con il medico o il cardiologo.
Malgrado la sospensione dell'amiodarone, si renderà forse necessaria una terapia contro l'ipertiroidismo, poiché quest'ultimo potrebbe impiegare molto tempo a scomparire.
No. L'ipotiroidismo non è una malattia grave e può essere facilmente compensato con piccole dosi di ormoni tiroidei.
È preferibile dare la priorità al trattamento dei disturbi del ritmo cardiaco con l'amiodarone e trattare l'ipotiroidismo senza interrompere l'assunzione dell'amiodarone.
Redazione a cura di "Malice & Co. (Francia)". Traduzione e revisione a cura del Dott. Fabio Pilato.
Il colesterolo in eccesso si deposita nelle arterie e può ostruirle.
Sulla parete delle arterie si forma un deposito grasso, soprattutto su quelle che irrigano il cuore (coronarie), il cervello (carotidi) e le gambe (arterie iliache e femorali).
Tale deposito si ispessisce nel corso del tempo fino a formare delle vere e proprie placche.
Anche se l’arteria non è completamente ostruita, la presenza di queste placche rende la circolazione del sangue più difficile. Si genera un turbolenza nel flusso ematico e si formano dei piccoli coaguli. Tali coaguli possono essere trasportati nel flusso ematico e possono andare ad ostruire un vaso sanguigno di piccole dimensioni.
Quando si ostruisce un vaso sanguigno a livello cardiaco, si parla di insufficienza coronarica (infarto del miocardio, angina pectoris).
A livello cerebrale, si parla di accidente cerebrovascolare o ictus.
A livello delle gambe, si parla di arteriopatia o di arterite obliterante degli arti inferiori.
Si può modificare la propria alimentazione. Questa è la prima cosa da fare per prevenire un evento di questo tipo.
Limitare il consumo di alimenti che aumentano il livello di colesterolo “cattivo”: formaggi, prodotti lattiero-caseari, burro, panna, carne rossa, interiora, uova, salumi (ad eccezione del prosciutto magro), lieviti e pasticcini, cioccolato e dolciumi. Si raccomanda di non mangiare più di 2 uova a settimana.
Scegliete preferibilmente gli alimenti che sono fonte di colesterolo “buono” (pesci grassi) e di fibre che favoriscono la digestione e l’eliminazione dei grassi (legumi, frutta, cereali integrali) e le margarine ricche di acidi grassi polinsaturi.