IN CASO DI ALTERAZIONI DEL RITMO E' NECESSARIO CONTROLLARE LA TIROIDE?

L'amiodarone è un farmaco che contiene molto iodio, ampiamente prescritto per le malattie cardiache e che può modificare il funzionamento della tiroide.

Che rapporto c'è tra la terapia cardiaca e la tiroide?

Il fatto che si assume l’amiodarone. Si tratta di un farmaco molto utile nel trattamento dei disturbi del ritmo cardiaco. 
Tuttavia, tale farmaco contiene grandi quantità di iodio e può, per tale ragione, alterare la produzione di ormoni tiroidei e provocare un ipotiroidismo o un ipertiroidismo. 
L’ipotiroidismo sopravviene, in genere, nei mesi successivi all'inizio del trattamento, mentre l'ipertiroidismo può insorgere perfino dopo svariati anni di terapia.

Quale monitoraggio della tiroide è necessario in caso di terapia con amiodarone?

Il monitoraggio si basa esclusivamente sul dosaggio regolare e sistematico del TSH (abbreviazione di Thyroid Stimulating Hormone; tale ormone stimola, con la propria presenza, il funzionamento della tiroide): al momento della prescrizione, ogni 3 mesi circa durante il primo anno di terapia, poi tutti gli anni. Ciò permette di rilevare precocemente un eventuale malfunzionamento della tiroide e di evitare qualsiasi problema. 
Il TSH deve anche essere dosato in caso di sintomi che indicano il malfunzionamento della tiroide.

Seguo un trattamento con amiodarone e mi è stato diagnosticato un ipertiroidismo: è necessario interrompere la terapia?

Sì, perché l'ipertiroidismo è pericoloso per il cuore. Ma non c'è urgenza: non si deve mai modificare una prescrizione medica senza averne parlato prima con il medico o il cardiologo. 
Malgrado la sospensione dell'amiodarone, si renderà forse necessaria una terapia contro l'ipertiroidismo, poiché quest'ultimo potrebbe impiegare molto tempo a scomparire.

In caso d'ipotiroidismo, è necessario sospendere l'amiodarone?

No. L'ipotiroidismo non è una malattia grave e può essere facilmente compensato con piccole dosi di ormoni tiroidei. 
È preferibile dare la priorità al trattamento dei disturbi del ritmo cardiaco con l'amiodarone e trattare l'ipotiroidismo senza interrompere l'assunzione dell'amiodarone.

Redazione a cura di "Malice & Co. (Francia)". Traduzione e revisione a cura del Dott. Fabio Pilato.

 


quali sono le conseguenze del colesterolo alto

Dove si deposita il colesterolo?

Il colesterolo in eccesso si deposita nelle arterie e può ostruirle. 

Sulla parete delle arterie si forma un deposito grasso, soprattutto su quelle che irrigano il cuore (coronarie), il cervello (carotidi) e le gambe (arterie iliache e femorali). 

Tale deposito si ispessisce nel corso del tempo fino a formare delle vere e proprie placche. 

Anche se l’arteria non è completamente ostruita, la presenza di queste placche rende la circolazione del sangue più difficile. Si genera un turbolenza nel flusso ematico e si formano dei piccoli coaguli. Tali coaguli possono essere trasportati nel flusso ematico e possono andare ad ostruire un vaso sanguigno di piccole dimensioni. 

Quando si ostruisce un vaso sanguigno a livello cardiaco, si parla di insufficienza coronarica (infarto del miocardio, angina pectoris). 

A livello cerebrale, si parla di accidente cerebrovascolare o ictus. 

A livello delle gambe, si parla di arteriopatia o di arterite obliterante degli arti inferiori.

Come si può ridurre il rischio?

Si può modificare la propria alimentazione. Questa è la prima cosa da fare per prevenire un evento di questo tipo. 

Limitare il consumo di alimenti che aumentano il livello di colesterolo “cattivo”: formaggi, prodotti lattiero-caseari, burro, panna, carne rossa, interiora, uova, salumi (ad eccezione del prosciutto magro), lieviti e pasticcini, cioccolato e dolciumi. Si raccomanda di non mangiare più di 2 uova a settimana. 

Scegliete preferibilmente gli alimenti che sono fonte di colesterolo “buono” (pesci grassi) e di fibre che favoriscono la digestione e l’eliminazione dei grassi (legumi, frutta, cereali integrali) e le margarine ricche di acidi grassi polinsaturi.