L'ecografia cardiaca è una tecnica di imaging medicale che visualizza diverse parti del cuore, talvolta in 3D, durante il loro funzionamento in tempo reale.
L'ecografia cardiaca permette di conoscere la struttura del suo cuore: spessore e dimensioni delle pareti, degli atri, dei ventricoli, delle valvole e talvolta di una parte delle coronarie.
Essa viene generalmente prescritta per verificare determinati sintomi e seguire l'evoluzione di cardiopatie (ipertensione).
Inoltre è utilizzata per valutare la gravità di un soffio al cuore.
Permette di controllare gli effetti del suo trattamento.
Non è richiesta alcuna preparazione particolare.
Può mangiare normalmente.
Prenda i suoi farmaci come sempre.
All'interno di una normale sala per visite mediche con delle semplici apparecchiature.
Durante l'ecografia cardiaca, dovrà coricarsi sulla schiena o sul fianco.
Le viene spalmato sul petto un gel acquoso che facilita la trasmissione degli ultrasuoni.
la sonda posizionata sul suo torace permette di visualizzare in tempo reale le immagini del suo cuore. Le immagini possono essere registrate in movimento, ma queste lastre sono utilizzate e conservate per prendere le misure necessarie per la diagnosi.
È un esame indolore che non provoca nessun effetto secondario.
Il diabete è una patologia caratterizzata da un aumento del tasso di zuccheri nel sangue, dovuto tanto ad una produzione insufficiente d'insulina da parte del pancreas quanto all'uso scorretto che il nostro corpo fa dell'insulina disponibile.
Proprio perché il nostro organismo fatica ad assimilare gli zuccheri, occorre ridurne i quantitativi ingeriti: pasticcini, marmellate e miele devono essere consumati con moderazione. È tuttavia possibile consumarli una volta a settimana, a fine pasto.
Il consumo di grassi favorisce l'aumento di peso per chiunque e si traduce in complicazioni cardiovascolari associate al diabete. Inoltre, l'aumento di peso si traduce in un uso ulteriormente ridotto dell'insulina da parte dell'organismo. L'aumento di peso deve quindi essere evitato, a maggior ragione dai diabetici.
Proprio per questo i grassi cattivi sono pericolosi tanto quanto gli zuccheri. È bene imparare a distinguere i "buoni" grassi insaturi (oli e oleaginosi) dai "cattivi" grassi saturi (formaggi, carni).
L'organismo ha bisogno di energia per funzionare. Questa energia viene fornita dagli zuccheri presenti nei cibi. Sta a noi scegliere l'alimento in grado di fornirci lo zucchero necessario: farinacei, cereali integrali, legumi. Questi alimenti stabilizzano la glicemia.
E' bene sapere che le fibre presenti negli ortaggi rallentano la velocità d'assorbimento degli zuccheri. Per questo, è sempre necessario associare in uno stesso pasto ortaggi e farinacei, oltre alle proteine apportate da carne, pesce e uova.
Non esiste un menu apposito per diabetici. Qualsiasi dieta è sinonimo di divieto e frustrazione, del tutto ingiustificati nel caso dei diabetici. Si tratta semplicemente di rivedere le proprie abitudini alimentari a lungo termine.
Dormire non significa affatto non consumare energia. A riposo, l'organismo necessita dell'energia necessaria a garantire le funzioni vitali primarie (cuore, cervello, respirazione, digestione).
Un pasto serale eccessivamente leggero o privo di glucidi (cereali, frutta secca...) può tradursi in un'ipoglicemia notturna e, come diretta conseguenza, in un tasso glicemico aumentato al mattino.
Un pasto in compagnia degli amici è qualcosa di cui nessuno dovrebbe privarsi. Occorre semplicemente limitare gli eccessi.
Al fast-food: hamburger e patatine fritte sono due alimenti ricchi di grassi saturi. Meglio dunque non combinarli, ma è comunque possibile godersi un buon hamburger accompagnato da un'insalata mista. Quanto alle bevande, meglio optare per una bibita light o acqua minerale anziché le classiche bibite zuccherine.
Non esiste alcuna ragione per privarsi di una cena al ristorante. I menu sono di norma sufficientemente vari da consentire a chiunque di scegliere le pietanze giuste, né troppo grasse, né eccessivamente zuccherine.
Ancora una volta, concedersi un peccato di gola di tanto in tempo non è vietato, a condizione di tenere sotto controllo la propria alimentazione quotidiana.
Occorre prestare attenzione a preconcetti e retaggi culturali che possono tradursi in gravi errori in termini di regime alimentare. Medici, dietologi e associazioni di pazienti possono fornire le risposte ad eventuali dubbi in merito. Prima di prendere qualsiasi decisione, è bene chiedere un loro parere al riguardo. |
Redazione a cura di "Malice & Co. (Francia). Revisione a cura del Dott. Fabio Pilato. Ultima revisione Dicembre 2010.
L'Indice di massa corporea (IMC) viene calcolato in base al peso e all'altezza di una persona. Rappresenta una misura del grasso corporeo e si applica ad adulti di sesso sia maschile che femminile. L'IMC è un indicatore affidabile utilizzato per valutare il rischio di malattia e morte. L'IMC è stato inventato nel 1835 dal matematico belga Adolphe Quetelet ed è oggi largamente accettato. La formula è peso in Kg diviso l'altezza al quadrato. Risultati:
- 20-25 normopeso
- 25-30 sovrappeso
- 30-35 obesità
- >35 grave obesità